Inter, Pio Esposito e il gol al River Plate: "Proprio come l'avevo sognato"

Mondiale per club

Dalla qualificazione agli ottavi del Mondiale per Club al gol segnato pochi giorni dopo l’esordio con la maglia dell'Inter, Pio Esposito non ha ancora realizzato quanto è successo a Seattle. "Non ho ancora realizzato, esultavo e non ci credevo: ho capito quando ho visto esultare Lautaro", ha detto l'attaccante

INTER-RIVER 2-0 - LE PAGELLE

A pochi giorni dal suo ventesimo compleanno, Pio Esposito ha già esaudito due desideri: esordire in una competizione mondiale con la maglia ufficiale della squadra in cui è cresciuto e segnare il suo primo gol con quella maglia. La rete che ha sbloccato la partita contro il River Plate al Mondiale per Club porta la sua firma: "Non ho ancora realizzato, esultavo e non ci credevo - ha detto a Dazn -: ho capito quando ho visto esultare Lautaro. È il frutto di anni di lavoro, è magico e tutto proprio come l'avevo sognato". L'attaccante, ancora incredulo dell'accaduto, ha continuato: "È stato tutto velocissimo, il secondo sogno esaudito in pochi giorni, dopo l'esordio. Sono orgogliosissimo. Ringrazio Chivu della possibilità e tutti i compagni per come mi hanno accolto". Esposito ha poi raccontato dell'azione che ha portato al gol. "Ho visto Petar che ha fatto una gran giocata, si avvicinava, mi è arrivata la palla molto veloce; ho pensato a stopparla e orientarla sul destro. Ho superato il difensore che arrivava, a tu per tu ho aperto il tiro e mi è andata bene". Pio ha poi parlato anche dell'impatto con la partita che è valsa all'Inter gli ottavi della competizione. "Queste sono le partite che mi piacciono di più, quelle in cui si soffre: sfrutto la mia capacità di proteggere la palla e far salire la squadra".

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La dedica speciale di Salvatore Esposito ai due fratelli

Salvatore, mediano dello Spezia e fratello di Pio e Sebastiano, ha scritto una dedica su Instagram per i due giocatori dell'Inter: "Sono cose che non potete capire, non si possono spiegare! L'hai fatto davvero, l'avete fatto davvero, lì voi due in America insieme. Noi eravamo qui al Cicerone e abbiamo visto quella bestia con la numero 94 esultare per la prima volta con quella maglia con cui siete cresciuti e siete diventati uomini. Tutto questo era inimmaginabile". Il fratello maggiore degli Esposito ha poi continuato: "Ora arriva la salita e noi saremo lì dietro a spingervi. Grazie per le emozioni che ci regalate, grazie per le persone che siete!".

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