Super Max tiene accesa la lotta Mondiale

Quello di Imola è stato un weekend di gara molto bello e di competizione vera. La lotta per il Mondiale è aperta e accesa grazie ai due piloti McLaren, Piastri e Norris, e a Verstappen. Super Max sta riuscendo a rimanere a galla con le unghie e con i denti nonostante l’attuale inferiorità tecnica della sua vettura. Un’inferiorità non enorme ma che è comunque ben evidente e che la Red Bull sta cercando di colmare. A differenza di McLaren, a Imola il team austriaco ha portato alcuni aggiornamenti che hanno funzionato. Ma la vera differenza la stanno facendo Max e il suo talento. Grazie a lui la Red Bull sta ottenendo dei risultati che non sarebbero possibili allo stato attuale delle cose. Nelle prossime gare, verosimilmente da Silverstone, arriveranno anche gli aggiornamenti del team papaya e questo aspetto potrebbe aumentare il divario tra Piastri e Norris e tutti gli altri. In questo momento le forze prestazionali in qualifica sono molto sottili. A fare la differenza è soprattutto il pilota e la sua capacità di riuscire a estrarre il massimo dalla propria macchina. In gara, invece, l’ago continua a pendere di più dalla parte della McLaren, che soprattutto nella gestione degli pneumatici continua ad avere un grande vantaggio. Ma i team avversari non sono fermi e stanno concentrando le proprie forze proprio nel migliorare la gestione delle temperature degli pneumatici in gara. Senza voler entrare troppo nel tecnico, si tratta di un lavoro molto minuzioso su tutte le canalizzazioni interne dei cestelli ruota. Per il momento il lavoro di tutti si sta concentrando soprattutto su questo, in attesa di capire cosa succederà con la direttiva tecnica delle flessioni ali che entrerà in vigore dal Gran Premio di Spagna. Sarà un reset per tutti e nessuno sa se sarà sufficiente o meno per modificare quelle che sono le forze in campo viste finora. Senza dubbio tutti gli avversari della McLaren contano e sperano che questa direttiva tecnica possa riavvicinare i valori in pista, ma ad oggi non è possibile sapere cosa accadrà. Nel frattempo, la Ferrari continua il suo periodo di grande difficoltà. È una macchina che al momento non ha grandi punti di forza. In qualifica continua a fare molta fatica, manca un po’ in tutti i fondamentali, dall’aerodinamica all’accensione immediata dello pneumatico… in questo momento non c’è un’area della macchina molto forte, anzi. Quasi tutte le aree hanno tanti piccoli deficit, cosa che alla fine – in una classifica corta come quella della qualifica – ti fa ritrovare dietro. In gara invece la situazione torna un po’ più a favore della Ferrari: la domenica la macchina non va male, ha una discreta gestione della gomma e questo la porta a risalire la china. Ma per ora la Ferrari continua a essere la terza o quarta forza e questo ultimo weekend non ha dato particolari spunti positivi. Aggiornamenti degni di nota non sono ancora arrivati. Ne era arrivato uno relativo al fondo in Bahrain che ha portato piccoli miglioramenti e ne dovrebbe arrivare uno nuovo a Barcellona e poi ancora un altro tra l’Austria e Silverstone. Vedremo se ci saranno miglioramenti. In questo momento è chiaro che la macchina necessita di un implemento tecnico che possa darle un ‘boost’ di almeno 0.2, 0.3 a giro. Tra pochi giorni saremo di nuovo in pista, a Monaco, dove il circuito è diametralmente opposto a quello di Imola. A Monte-Carlo conta moltissimo avere una macchina che dia fiducia, quindi una vettura che sia costante nel comportamento e che sia buona nel lento. Caratteristiche che, ad oggi, la Ferrari non ha. Insomma, a Monaco le premesse per la Rossa non sono buone, ma anche il pilota conta molto. Sappiamo quanto Leclerc vada forte nel suo circuito di casa e per questo la Ferrari può riporre le sue speranze in lui. Non si parte mai sconfitti del tutto e in pista tutto può accadere.

Cosa vedere:

Come vederlo:

Online con Sky:

Super Max tiene accesa la lotta Mondiale