Bagnaia: "Un 3° posto che non riesco ad accettare, eravamo più veloci di così"
ducatiBagnaia ha commentato su Sky la sua gara ad Assen: "Accetto più un 3° posto come quello di Aragon rispetto a quello di oggi. Eravamo più veloci di così, purtroppo non riesco a spingere quanto vorrei ed è un grandissimo peccato. Nei primi 3 giri sono abbastanza competitivo, poi ho un piccolo drop dove faccio fatica e poi torno ad essere veloce. Penso di aver avuto la possibilità di lottare per la vittoria ma non riesco a dimostrarlo nonostante stia facendo il possibile"
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Dall'Igna ha detto che gli è piaciuto molto il tuo atteggiamento oggi, che è un podio di valore e che si riparte da qui. Gli ha dato un bel peso. Tu sei in linea con questa valutazione?
"Per me, che sono uno che vuole sempre di più, accetto più un terzo posto come quello di Aragon rispetto a quello di oggi. Anche oggi eravamo più veloci di così, purtroppo non riesco a spingere quanto vorrei ed è un grandissimo peccato. Quando sono riuscito a entrare un po' nell'ottica della gara, purtroppo tardi, giravo forte ma non riesco ad arrivare mai abbastanza vicino al pilota davanti. Per farlo devo prendermi tantissimi rischi che spesso poi non mi portano niente perché vado largo, non mi si chiude. E' una situazione molto complicata. Sappiamo quanto la moto di quest'anno sia complicata, tant'è che sia ieri che oggi, ma anche al Mugello, le gare sono state tutte più lente. Però dobbiamo lavorare e cercare di fare un passo avanti".
Quindi quella fase in cui hai dovuto incassare un paio di sorpassi, che è sembrata quella un po' più difficoltosa della tua gara, era dovuta a quello che hai appena spiegato. Perché dopo, come hai detto, quando sei entrato nell'ottica della gara abbiamo visto dei tempi straordinari e molto ripetuti, molta consistenza...
"Sì è così. Il problema è che entro, giro in un modo, la moto mi limita tanto in staccata e ingresso. Soprattutto dopo 3-4 giri è dove ho la prima difficoltà. Poi dopo durante la gara riesco a essere abbastanza veloce, ma mi manca ripetibilità nei primi 7 giri. Nei primi 3 sono abbastanza competitivo, poi ho un piccolo drop dove faccio fatica, e poi torno a essere veloce. E' un peccato perché tutte le volte parto bene, sono lì davanti, il passo ci sarebbe stato sia al Mugello che qua. Anzi qua per la prima volta penso di aver avuto la possibilità di poter lottare per vincere ma non riesco a dimostrarlo nonostante stia facendo il possibile. Do tutto quello che ho in ogni situazione, purtroppo non ne stiamo venendo a capo perché la situazione è molto simile dall'inizio dell'anno a oggi, ed è un po' difficile da capire e da accettare soprattutto. Fai un grandissimo lavoro tutto il weekend, in gara ti dimostri comunque di essere il più veloce ma arrivi sempre nella stessa posizione perché arrivi a 0.6/0.5 dal pilota davanti e rimani lì. E' un peccato enorme ed è fatica perché sappiamo il potenziale che avevo l'anno scorso e sappiamo quanto quest'anno non stiamo riuscendo a ottenere quello che vogliamo dalla moto".
Hai detto una cosa importante, che la gara è stata più lenta dello scorso anno. L'anno scorso hai fatto anche 31.8 nella gara lunga. Questo perché la condizione della pista e le gomme non sono proprio identiche o c'è qualcosa che non torna?
"La pista era uguale di condizioni, idem le gomme e il grip. Ma questa moto non ci permette di fare quello che ha fatto Alex tutto il weekend: di frenare, entrare. Oggi ero dietro Marc e si vedeva che era in difficoltà anche lui. Poi è riuscito a vincere perché sta riuscendo a guidare meglio in queste situazioni. Ma freniamo, dobbiamo entrare un po' più stretti, allungare un po' la traiettoria e allargarci un po' di più. In tutte le fasi di trazione la moto tende a essere abbastanza nervosa e ne abbiamo poca. Se guardiamo il T3 perdevamo da tutti, stiamo cercando di capire e analizzare cosa c'è di diverso e cosa fare per tornare al ritmo che avevamo l'anno scorso. Ma non è la prima volta che sia la Sprint che la gara della domenica sono più lente ed è un passo indietro".
Ti ho sentito nel retropodio accennare al fatto che avevi un problema con un guanto...
"Sì, stupidaggini in realtà. Niente di determinante".
"Va sempre meglio, spero di sentirmi bene in 2 o 3 GP"
Poi Bagnaia è intervenuto nel media scrum con gli altri giornalisti presenti ad Assen: "Marc sta facendo un lavoro fantastico sulla sua moto e io sto faticando ad avere il mio bilanciamento conoscendo bene come si comportava quella dell'anno scorso. Se penso che per Marc sia stato un vantaggio non essere passato dalla GP24? Sì. Non siamo lontani da lui e ci stiamo avvicinando, ma è anche vero che andremo in piste dove è fortissimo tipo il Sachsenring. Questo fine settimana è stato il migliore della stagione: ho potuto spingere forte, tenere un bel passo, la fiducia sta migliorando. Ma è difficile cambiare il DNA di una moto, quindi sto cercando di cambiare il mio approccio e non troppo la moto altrimenti diventa facile commettere errori. Avrei bisogno di più stabilità ma va sempre meglio e spero di sentirmi finalmente bene nel giro dei prossimi 2 o 3 GP".
"Incidente Lunetta? La bandiera rossa va data subito"
Poi Bagnaia commenta l'incidente di Luca Lunetta: "Quando un pilota è a terra dopo un brutto incidente, non si alza e i commissari sono intorno a lui, devi esporre la bandiera rossa il prima possibile. Non devi fare arrivare i piloti in quel punto lì mentre stanno spingendo come è successo. Per me dall'esterno era facile vedere quello che stava succedendo e dare la bandiera rossa. Lunetta era a terra, con un brutto infortunio, non capisco perché abbiano permesso che i piloti continuassero a correre fino ad arrivare a quella curva".
